Cricchettomania!

Cricchettomania! è un blog scritto da un appassionato di cricket che desidera "parlare" di questo gioco affascinante ma poco conosciuto in Italia, e magari contribuire alla sua diffusione. Benvenuti!

lunedì, marzo 12, 2007

Cricket World Cup 2007

Torno al volo su questo blog per scrivere poche note sull'imminente Coppa del Mondo di cricket che partirà domani martedi 13 marzo 2007 con la sfida tra West Indies e Pakistan.

Si prospetta un'edizione estremamente incerta e combattuta con diverse nazionali a poter vantare speranze di una vittoria finale, dopo che il Sud Africa è riuscito a strappare all'Australia il primo posto nella classifica dell'ODI Championships.

Questo il sito ufficiale dell'evento:
http://cricketworldcup.indya.com/

Da parte mio esprimo biasimo per la totale mancanza di informazione sul torneo da parte dei media italiani, evidentemente all'oscuro dell'importanza di questa competizione e della popolarità di questo sport in gran parte del pianeta.

domenica, aprile 16, 2006

Polvere di stelle


Se si dovesse stilare una classifica dei migliori batsmen degli ultimi 10/15 anni sarebbe molto difficile non mettere ai primi due posti Brian Lara e Sachin Tendulkar, valutabili a buon diritto anche tra i migliori di sempre. Ma per entrambi il momento non è affatto favorevole e i due leggendari battitori sembrano forse sul viale del tramonto.


Lara è reduce da un disastroso tour in Nuova Zelanda (solo in piccola parte riscattato dagli 83 runs realizzati nell'ultimo test, peraltro deciso dalla pioggia), dove nei primi due test ha messo a segno solo 7 runs, una miseria per un campione del suo livello. Ora si parla di lui come del possibile nuovo capitano delle West indies dopo le dimissioni di Shivnarine Chanderpaul, e sarebbe la terza volta, ma rimane il fatto che colui che detiene sia il record di runs segnati nei test che il maggior punteggio in un innings (il clamoroso 400* contro l'Inghilterra nel 2004 ad Antigua) è da tempo incapace di proporsi ai suoi livelli, se non raramente, e affonda lentamente come la sua nazionale verso un declino ormai decennale.

Tendulkar ha avuto una serie di prestazioni decisamente mediocri nel recente tour dell'Inghilterra in India dove curiosamente ha realizzato il miglior punteggio (34 runs) proprio nell'ultimo innings della serie, quando il crollo dell'intera linea dei battitori indiani ha provocato una sconfitta che ha permesso agli Inglesi di chiudere la serie con un insperato 1-1, ancor più apprezzabile considerando le tante assenze.Difficile dire quale potrà essere il futuro dei due campioni e se riusciranno a far brillare ancora il loro straordinario talento, Lara probabilmente chiuderà la sua carriera dopo la Coppa del mondo che le West indies giocheranno in casa nel marzo 2007, quando sarà ormai 38enne, Tendulkar (33 anni) non dovrebbe rischiare di perdere il post in nazionale, come accaduto al suo "gemello" Ganguly, ma non ne è comunque più il nome più in vista, in una squadra che sta mostrando proprio difficoltà nel test cricket, mentre negli ODI nuovi talenti come Yuvraj Singh e Dhoni assicurano ottimi risultati all'India, attualmente salita al terzo posto del ranking mondiale.Intanto i due saranno avversari nella serie tra West indies e India che partirà il prossimo maggio, chissà che non riescano a trovare modo di offrire di nuovo prestazioni da fuoriclasse quali sono proprio in quella occasione... noi aspettiamo fiduciosi!

lunedì, marzo 20, 2006

Rinascere dalle "ceneri"


Più volte sembrano essere sulla via del declino... ma trovano poi sempre il modo di ribadire la propria leadership mondiale. Il primo test della serie tra Sud Africa e Australia si è infatti chiuso con una brillante vittoria dell'Australia, arrivata all'ultimo innings con un facile target di 95 runs, raggiunto poi con la perdita di tre wickets dovuti ad un Makhaya Ntini in buona vena.
E il protagonista dell'incontro è stato Stuart Clark che, arrivato al debutto nel test cricket alla non verde età di trent'anni, ha contribuito in maniera determinante a limitare i Sudafricani a punteggi di 205 e 197 runs nei loro due innings prendendo 9 wickets per 89 runs per un average inferiore ai 9 runs per wicket! Per l'Australia sono stati importanti anche i ritorni di Hayden e Warne, mentre Lee e Ponting hanno confermato un ottimo stato di forma.

Deve quindi rivedere le proprie ambizioni il Sud Africa (peraltro ancora privo di Pollock) che ha visto tutti i suoi batsmen abbastanza deludenti (punteggio più alto un 41 di Jacques Rudolph)dopo il "runs feast" dello storico quinto ODI. Serviranno ben altre prestazioni da parte di Smith, Kallis e compagnia per rendere competitiva la serie di tre test.
Il secondo test comincerà a Durban venerdì 24 marzo.

mercoledì, marzo 15, 2006

Tramonto amaranto


Credo che un po' tutti gli appassionati di cricket del globo abbiano simpatia per le West Indies, che in italiano sarebbero le Indie Occidentali, la rappresentativa che unisce le forze dei Paesi caraibici di lingua inglese che ha in parte dominato il cricket internazionale negli anni '70 e '80, sino ad un lungo declino che li ha portati a scendere all'ottavo posto del ranking mondiale.
E così si attende eternamente un riscatto da parte di un team che non può non suscitare simpatia per l'ambientazione in cui giocano i propri incontri, spesso accompagnati da musica e danze dei tifosi di casa.

E questa volta gli uomini guidati da Shivnarine Chanderpaul ci erano andati davvero vicino, ritrovandosi nel primo test del tour in Nuova Zelanda ad essere 147/0 (con un target di 291) con un'ottima prima partnership degli opener Gayle e Ganga... poi però l'eliminazione dell' "uomo dei record" Brian Lara per un duck al primo lancio ha innescato un crollo a catena che ha visto chiudere le West Indies con un 263/10 che ha significato la vittoria per 27 runs dei Neozelandesi trascinati da uno Shane Bond in forma scintillante che ha devastato la linea dei batsmen caribici.
Per Lara e compagni una forte delusione arrivata quando finalmente si intravedeva una inversione di tendenza. Mentre i "berretti neri" non hanno comunque offerto una buona prestazione dei loro batsmen (in particolare degli opener) con i debuttanti How e Fulton che non sono riusciti a centrare neanche un "fifty".

L'altra nazionale dell'Oceania, la titolarissima Australia, aspetta un altro Shane, il fenomeno Warne, come salvatore della patria dopo lo shock della "sconfitta-record" nell'ultimo ODI contro il Sud Africa per il primo attesissimo test che inizierà domani a Città del Capo. Torneranno anche altri nomi storici come i due opener Justin Langer e Matthew Hayden per una serie che si presenta comunque molto difficile per gli Aussies.
Nelle file di un Sud Africa esaltato dalla vittoria di Johannesburg dovrebbe counque mancare un uomo fondamentale come l'all-rounder Shaun Pollock, alle prese con problemi alla schiena, ma questo non ferma le ambizioni dei Sudafricani che puntano a restituire il 2-0 subito ad inizio anno in Australia, per una serie che a questo punto si prospetta come tra le più appassionanti degli ultimi tempi.

martedì, marzo 14, 2006

600 e 500

...che non sono due modelli di una nota casa automobilistica torinese, ma due prestigiosi traguardi raggiunti nell'ultima sttimana da due tra i migliori bowler di sempre:
Mutthia Murali è riuscito a diventare il secondo lanciatore a prendere 600 wicket nel test cricket (meglio di lui solo Shane Warne) mentre l'indiano Anil Kumble è arrivato a quota 500, come solo altri quattro bowler prima di lui avevano saputo fare.

Questo è accaduto nelle recenti serie India vs Inghilterra e Bangladesh vs Sri Lanka. In India dopo un primo test finito con un draw un po' a sorpresa, il secondo ha visto la vittoria degli asiatici che oltre ad una grande prestazione di Kumble (9 wicket!) hanno goduto di un ottimo debutto del fast bowler Munaf Patel (7 wicket per lui) che ha così chiuso il suo primo test con cifre lusinghiere come 2.55 di economy rate e un average di 13.85, ponendo così le premesse di un'importante carriera ad alto livello. Tra i batsmen il migliore è stato il nuovo capitano Rahul Dravid (che sembra ormai aver preso definitivamente il posto del celebre Sourav Ganguly) che ha totalizzato 95 runs nel primo innings e 42* nel secondo. Poche le noti positive per gli Inglesi che, privi in questa serie di due battitori fondamentali come capitan Vaughan e l'opener Trescothick (oltre che dei due bowler Simon Jones e Ashley Giles) stanno trovando le difficoltà previste con un Alastair Cook incapace di ripetere a srprendente prova del debutto ed il solo Andrew Flintoff (eroe dellultimo The Ashes e capitano in assenza di Vaughan) a offrire una gran prova con 70+51 in battuta e un 4-96 al lancio nel primo innings.
Ora gli Inglesi per salvare la serie dovrebbero vincere l'ultimo test in programma dal 18 marzo a Mumbai. Difficile impresa, considerando le assenze citate e la forza dell'attacco dell'India, che invece deve mostrare di avere consistenza in battuta, tra i dubbi che lasciano il nuovo opener Jaffer, un Tendulkar ormai sul viale del tramonto e Yuvraj Singh e il wicketkeeper Dhoni che sembrano incapaci di ripetere nei test le ottime prestazioni offerte negli ODI (motivo principale della vittoria nella recente serie di one day sul Pakistan dopo aver perso invece la serie dei test).

Due parole sulla serie ormai conclusasi tra Bangladesh e Sri Lanka: i Bengalesi, all'eterna rincorsa di una competitività ai più alti livelli, possono dirsi pienamente soddisfatti... a metà! Dopo una serie di ODIs che li aveva visti vincere per la prima volta un one day (sia pure perdendo 2-1 la serie) contro lo Sri Lanka, i test hanno lasciato un po' di amarezza, in particolar modo il secondo chiuso con una sconfitta per 10 wicket. Dominatore della serie è stato appunto lo straordinario Murali che con un totale di 16 wicket nei due incontri ha determinato la differenza tra le due nazionali. Tra i batsmen due le performance notevoli: il 138 segnato da Mohammed Ashraful nel primo test (ennesima dimostrazione di un talento che deve trovare maggiore continuità) e il notevole 165 di Upul Tharanga, un quasi debuttante che ha dato conforto ai Cingalesi che dovranno presto confrontarsi con la successione degli ultratrentacinquenni Atapattu e Jayasuriya.

Mi riprometto di scrivere quanto prima qualche riga sul primo test tra West Indies e Nuova Zelanda che ha riservato un'altra amarezza ai caraibici. Per avere una visione completa sui risultati delle serie in corso rimando al sito di cricinfo, vera e propria "bibbia" del cricket in rete.

lunedì, marzo 13, 2006

Record, record, record...


E' davvero difficile dare un resoconto completo di questo emozionante week-end di cricket internazionale. L'incredibile esito dell'ultimo ODI tra Sud Africa e Australia fa addirittura passare in secondo piano la vittoria dell'India sull'Inghilterra nel secondo test del tour inglese nel subcontinente asiatico.

Provando ad andare con ordine non si può non cominciare da quanto successo a Johannesburg nel Wanderers Stadium. Il titolo di uno degli articoli che cricinfo ha dedicato al match riassume un po' il senso di questa sfida memorabile: l'Australia fa il nuovo record mondiale di punti - uno stratosferico 434 - in un ODI e... perde!
L'assenza di Pollock nella linea d'attacco dei lanciatori sudafricani (e l'inclusione di bowlers poco esperti come Van der Wath e Telemachus) spiega solo in parte l'exploit di Ricky Ponting e compagni, capaci di martellare costantemente ogni lancio dei bowlers avversari in quella che a quel punto sembrava un'umiliazione sportiva (oltretutto subita sul proprio suolo) impossibile da riscattare, nell'immediato e lontano futuro.
I numeri del primo innings dicono di un Ponting capace di segnare 164 runs su 105 palle mettendo a segno 22 boundaries (13x4 e 9x6!) ben supportato da tutti i suoi compagni di squadra (Hussey 81, Katich 79, Gilchrist 55...), di contro nessuno dei lanciatori sudafricani riusciva ad esprimersi su livelli dignitosi con Ntini che subiva un economy rate di 8.88, Hall 8.0 e lo stesso Kallis a concedere 70 runs in 6 over! Risultato: l'Australia chiude il proprio innings superando (anzi, travolgendo) la barriera dei 400 runs in un ODI mai raggiunta prima da nessun team (il precedente record era il 398/5 ottenuto dallo Sri Lanka contro il Kenya a Kandy il 6 marzo '96), stabilendo un nuovo record che sembra semplicemente inavvicinabile, oltretutto giocando un incontro decisivo (la serie era sul 2-2) contro i padroni di casa Sudafricani, secondi al mondo dietro agli stessi Australiani nel ranking mondiale dell'ODI cricket!

A quel punto qualsiasi tifoso sudafricano avrebbe firmato per un innings semplicemente dignitoso dei "Proteas" che avrebbe consentito di chiuder l'incontro con una sconfitta inferiore ai 100 runs (che comunque significava segnare qualcosa come 334 runs contro i campioni del mondo...).
L'uscita di Dippenaar sul 3/1 dopo appena 1.2 overs sembrava rendere difficile anche questo obiettivo, ma a quel punto il capitano Graeme Smith e un Herschelle Gibbs in forma stratosferica cominciavano a costruire una partnership strabiliante che portava il Sud Africa ad un punteggio di 229/2 ai 25 overs che significava un run rate di 9.16 addirittura superiore al RR 8.68 con cui l'Australia aveva stabilito il proprio record! Incredibile ma vero, si cominciava a ipotizzare come possibile l'impossibile di una vittoria (e quindi di un nuovo record!)... in particolare Gibbs sembrava di un altro pianeta capace di segnare 175 runs su 110 palle prima di uscire mettendo così in salvo il record di 184 runs in un one day stabilito dal Pakistano Saed Anwar nel '97 contro l'India. La linea dei bowlers australiani (priva in questa serie di Glenn McGrath oltre che di Shane Warne che ha da tempo deciso di dedicarsi esclusivamente al test cricket) si dimostrava ancora più inefficace di quella dei "Saffies" ma l'eliminazione di Gibbs all'over 31.5 portava comunque un rallentamento del RR con Kallis e Kemp praticamente incapaci di segnare boundaries. La loro uscita diventava paradosalmente un vantaggio per il Sud Africa che con i molto meno titolati Van der Wath e Telemachus incrementava notevolmente il punteggio e riportava il team di casa in corsa per la vittoria complice anche le scelte poco oculate del capitano Ponting che continuava a ripresentare al lancio un Mick Lewis che subirà al termine dell'incontro l'onta della peggiore prestazione di un bowler in un ODI (10-0-113-0!). I 17 runs concessi dal povero Lewis all'over 48 mettevano i batsmen sudafricani in posizione vantaggiosa con soli 13 run richiesti negli ultimi 2 over e con ancora 3 wicket da giocarsi. Un buon over di Bracken (che concluderà con un dignitoso 5-67 sui suoi 10 overs) teneva il match in bilico e toglieva un wicket ai sudafricani, ma era l'ultimo over a dare emozioni in serie:
49.1 un run per Boucher
49.2 boundary per Hall e solo due run per vincere!
49.3 Lee colpisce ed elimina Hall, un solo wicket rimasto e il tailender Ntini in battuta!
49.4 Ntini resiste a un ottimo lancio di Lee e con un single assicura almeno un tie e manda Boucher allo strike!
49.5 Boucher non sbaglia e trovando addirittura un boundary da la vittoria al Sud Africa con un incredibile 238/9 che significa: record di punti assoluto in un ODI (il record precedente dura solo 3 ore!), record del più alto target mai raggiunto (il precedente era 332/8 ottenuto dai Neozelandesi proprio contro l'Australia nel'ultimo ODI del Chappell-Hadlee series del 2005, e gli Aussies presentavano una serie di lanciatori molto simile a quella di questo match), vittoria nel match e nella serie!

Per il Sud Africa è la vittoria più bella che si potesse immaginare, una dimostrazione di forza e di spirito assolutamente memorabile, per l'Australia è un colpo durissimo a quell'orgoglio e quella mentalità vincente che li ha resi praticamente invincibili negli ultimi anni... il ricambio generazionale incombe e non sarà facile rimpiazzare in futuro elementi com Mc Grath e Warne, ormai destinati agli ultimi lampi di una straordinaria carriera che probabilmente si chiuderà dopo la prossima serie degli Ashes o dopo la Coppa del Mondo del 2007.
Difficile dire se un tale "festival dei batsmen" potrà ripetersi in futuro ma rimane un incontro già descritto dalla stampa internazionale come "the greatest game ever" capace di superare in emozioni la storica semifinale tra le stesse Sud Africa e Australia nella coppa del mondo del '99.

Mi sono piuttosto dilungato su questo incontro (e tornerò sui test giocati nel fine settimana) ma era impossibile non dedicare spazio a questa straordinaria partita che ha dimostato ancora una volta come il cricket sia un gioco che può offire continue sorprese ed emozioni grazie alla ricchezza di situazioni ed eventi che può presentare... in Italia quanti lo sanno?

giovedì, marzo 09, 2006

Unsung heroes


Sono ben quattro le serie in corso tra le nazioni del test cricket, e nei test sin qui giocati sono venuti alla ribalta giocatori inattesi.

In India-Inghilterra il primo test si è chiuso in un draw abbastanza inatteso, ancor più se si considera che gli Inglesi hanno avuto la possibilità di chiudere con una vittoria, dichiarando il secondo innings sul 297/3 e non riuscendo poi ad eliminare l'intero team indiano nel quinto giorno.
Notevolissimo il debutto di Alistair Cook che, al suo primo test match, ha realizzato 60 run nel primo innings e addirittura un 104* nel secondo! Per una squadra inglese notevolmente ridimensionata dagli infortuni (sono assenti il capitano Vaughan, Trescothick, Giles e Simon Jones) una necessaria iniezione d'ottimismo.

Non altrettanto bene per gli Inglesi sta andando il secondo test che vede i britannici chiudere il primo giorno sul 163/4 con il solo Kevin Pietersen superare i 50 punti ed il fast bowler Irfan Pathan capace di eliminare gli opener inglesi Strauss e Cook per meno di 20 run. Toccherà domani a Collingwood (peraltro in un buon momento di forma) e Flintoff provare a costruire un buon punteggio contro un'India che di certo non vuole perdere la chance di sconfiggere sul proprio suolo i vincitori dell'ultimo The Ashes.

Da seguire anche il primo test tra West Indies e Nuova Zelanda. I Caraibici cercano una occasione di rilancio e il lanciatore Ian Bradshaw, al debutto in un Test dopo aver disputato 35 ODI, ha ben cominciato con tre wicket così come Dwayne Smith, una delle tante "promesse" del cricket di quelle parti, per un primo innings che ha visto la NZ chiudere con un non eccezionale 275/10, in massima parte dovuto a Scott Styris che ha messo a segno 103* runs, mettendosi poi subito in mostra come bowler prendendo 2 wicket in 2 over con le WI in difficoltà con un poco promettente 51/3. Domani vedremo come andrà la quarta partnership che vede in battuta Sarwan e "sua maestà" Brian Lara, ancora una volta chiamato a condurre i suoi connazionali a ritrovare la gloria perduta.

Chiudo per oggi segnalando il secondo test tra Bangladesh e Sri Lanka che, come il primo, dovrebbe vedere come protagonista principale Muttiah Murali, forse il miglior bowler di sempre, che con 5 wicket ha dato un contributo fondamentale a ridurre il primo innings del Bangladesh a 234 runs, cui i Cingalesi stanno rispondendo con un 302/8 nel quale ha brillato il ventenne Upul Tharanga che battendo al n.2 è arrivato a 160*, unico a superare i 50 run tra i suoi. Domani, day3, i Bengalesi proveranno a rispondere ma servirebbe una grande prestazione di più di uno dei loro batsmen per rovesciare l'esito dell'incontro.

mercoledì, marzo 08, 2006

Introduzione

Si parte...

Questo è il primo post di "Cricchettomania", un blog che ho aperto per parlare di cricket, in particolar modo degli incontri internazionali, e che cercherò nel tempo di ampliare e migliorare.
La partecipazione di chiunque abbia domande, consigli, o critiche è quantomai benvenuta!